La richiesta iniziale fu di eliminare le barriere architettoniche
all'interno del palazzo che, più volte ristrutturato nel corso dei secoli, aveva perso ogni logica d'uso interna e di raccordo tra i suoi livelli. I collegamenti verticali, cuore dell'intervento di recupero, furono inseriti nel punto più caratteristico del palazzo, una grande abside che probabilmente coincideva con uno dei salienti dell'antico perimetro fortificato del borgo. L'esedra in muratura, che si sviluppava per tutta l'altezza dell'edificio è stata svuotata e consolidata, e ospita oggi una scala curvilinea a rampa continua e un elevatore su misura.
La sede municipale
venne disarticolata in una parte pubblica, autonoma ed integrata nel percorso, ed in una più strettamente privata, per gli uffici amministrativi, collocata, invece, all'ultimo piano.