Per la strada pedonalizzata e accessibile,
fu prevista una
pavimentazione
in riquadri centrali di mattoni a coltello, lastre di travertino locale al perimetro e acciottolato ai bordi: tutti materiali già presenti nel complesso monumentale
e riproposti per armonizzare l’intervento con la preesistenza.
Il
progetto alla scala urbana contemplava infine, una revisione degli impianti di illuminazione
nel borgo, e la prototipazione di un nuovo corpo illuminante appositamente studiato per il complesso monumentale, in modo tale che si armonizzasse con geometrie, passi, ritmi dell’edificio e del suo contesto; furono inoltre realizzati appositi elementi di seduta e di raccolta dei rifiuti, dei pozzetti dei sottoservizi, e fu ripristinata la vegetazione circostante, avvalendosi della consulenza scientifica del paesaggista Ippolito Pizzetti.