Si erano proposti alcuni accorgimenti per migliorare orientamento e comunicazione museale attraverso gli spazi del palazzo. Lungo il percorso si erano individuate delle camere di orientamento, luoghi calmi, punti di riferimento liberi da apparati espositivi, disposti in corrispondenza delle biforcazioni dell’itinerario di visita. Questi spazi avrebbero fatto da cesura tra le diverse unità tematiche del museo, introducendone di volta in volta i contenuti e la struttura e permettendo una fruizione più flessibile delle esposizioni. Le camere di orientamento avrebbero funzionato come “luoghi di sosta”: spazi di compensazione per la fatica fisica e per l’attenzione - riducendo così gli effetti negativi indotti da una visione monotona e omogenea.
La segnaletica di wayfinding
era stata articolata in elementi direzionali, elementi informativi
ed elementi identificativi. Nelle camere di orientamento si prevedevano: supporti informativi di introduzione alle collezioni museali con codici QR interrogabili da dispositivi mobili e schermi 24” digital signage
con connettività wifi; un totem direzionale centrale.