Il progetto di restauro, che si avvaleva delle più avanzate ricerche specialistiche, aveva una logica opposta: rimuove le manomissioni, interviene sulle più macroscopiche deformazioni delle piastre, ma soprattutto proporre soluzioni atte ad interrompere la dinamica del degrado, con la prioritaria finalità di restituire alle piastre, per quanto possibile, la loro geometria e patinatura naturale.
Le opere sarebbero dovute essere documentate attraverso un file BIM interrogabile, in grado di raccogliere puntualmente la documentazione dello stato di fatto e degli interventi realizzati.