Theatroeides

IMMAGINI URBANE E LETTURA PERCETTIVA: LA QUESTIONE DEI TESSUTI STORICI. In Theatroeides: Images of the City, City of ImagesCon Silvia Cappelletti.

Abstract dell'articolo in italiano e in inglese

Con questa comunicazione si vuole dare conto degli sviluppi di due autonomi progetti di ricerca con la guida dei professori Claudio D'Amato, Elisabetta Pallottino e Francesca Romana Stabile. Interesse comune alle due ricerche - che pur si muovono da esperienze e riferimenti culturali molto diversi - è lo studio dei tessuti edilizi storici ed in particolare di quelle relazioni di coesione e corrispondenza che definiscono e danno sostanza agli ambienti della città. 

Proprio lo studio dei caratteri visuali della composizione urbana - la definizione di scorci, prospettive o sequenze significative, il controllo della spazialità di piazze e percorsi - potrebbe diventare chiave di lettura valida tanto per i grandi complessi monumentali, quanto per i tessuti stratificati di architettura minore. Nell'intervento si propone di indagare la validità di questo approccio sulla base di esperienze di analisi, progetto e ricerca che fanno riferimento al secolo XX, dalla cultura ambientista italiana agli studi sulla percezione visiva di scuola Gestalt

Lo studio della composizione visiva di un tessuto edilizio, se integrato con considerazioni di carattere storico, tipologico, costruttivo può contribuire ad una definizione integrale dell'immagine della città, e ad arricchire la cultura contemporanea del progetto in contesti e paesaggi storici.
This paper is based on two autonomous research projects, which are being carried out with the guide of professors Claudio D’Amato, Elisabetta Pallottino and Francesca Romana Stabile. The two studies lead from very different cultural premises, but share the common goal of investigating and interpreting the minor architectures that build up the very texture of our historical cities. 

It will be argued that the study of visual composition - vistas, perspectives, significant spatial sequences, quality and proportion of paths and squares - might prove itself to be a valuable guide for the analysis and contemporary transformation of layered urban fabrics. This approach will be discussed through a number of interdisciplinary references from the XX century, both practical and theoretical in scope: from the Italian Ambientismo to the research on visual perception of the Gestaltpsychologie in Germany and the US.

Such a visual take on historical urban landscapes - if complemented with the findings of historical, typological, material and functional analyses - might provide us with a more holistic image of the built environment, thereby endowing contemporary interventions in historical environments with a deeper, more contextual culture. 

[abstract del testo negli atti in corso di pubblicazione]

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